api dettaglio

Gennaio 2024

Gennaio è il mese in cui bisogna lasciare le api in pace.
Dopo i trattamenti contro la varroa a novembre e dicembre, controllato ed eventualmente nutrito le api, gennaio è il mese di riposo per l’apicoltore e per le api. Loro hanno bisogno di stare un po’ senza la presenza dell’umano. Lasciarle in questo periodo da sole è cosa saggia.Ci sono dei momenti nella vita dove uno non vuole essere disturbato, per le api questo è il momento.

Periodo di riflessione e organizzazione per l’apicoltore con ritmi lenti come l’inverno richiede, quindi ognuno a casa sua senza disturbarsi.
Poi arriverà febbraio, ma noi siamo ancora a gennaio e non serve correre.

Qui sotto trovate un video molto interessante, prendetevi un po’ di tempo per vederlo, (intanto siamo a gennaio..)
Grazie
giulianomaggiordomosolodelleapi ( in semi riposo )
apicanais ( in riposo)
staffcanais ( in riposo … spero)

 

api in cerchio

Dai alle api una possibilità

É la tua eredità.
É nelle api il tuo futuro. Dagli una possibilità.
Dai alle api una possibilità.

Ci auguriamo per il 2024 un anno di api, di miele, di miele ancora .. e di sorrisi.

Come stanno le api? Per ora tutto ok, grazie 🙂

giulianomaggiordomosolodelleapi e lo staff Canais vi augurano tante belle cose e SERENE FESTE!!!!

  • azienda canais
Manutenzione apiari

Riposo si, riposo no, riposo un pò

Ancora il momento del riposo non è arrivato.
Vedo ancora delle api facendo i trattamenti contro la varroa e dove serve si integrano le scorte per l’inverno. Si fanno anche le pulizie degli apiari (come da foto), il taglio erba e rovi, la manutenzione a qualche giardino, si mette in ordine il magazzino e si pulisce il laboratorio.

Si va anche dai genitori anziani ad aggiustare tapparelle e porte, si potano le piante in giardino.

Il primo dicembre è sempre più vicino. Si parte per la Puglia a svernare con il progetto MAGOTTO, attraversare l’Italia senza vedere l’autostrada.
Freddo arriva ti prego!

  • Manutenzione apiari
miele - api

Ottobre caldo

Siamo ad ottobre, ma ancora le api non se ne sono accorte, così invece di prepararsi al “rigido” inverno che verrà, continuano ad andare in giro allegramente, a consumare le scorte di miele fatte a settembre sulla fioritura dell’edera e le regine continuano a covare.
Sarà un bene? Sarà un male? DIPENDE… Dipende da quanto freddo farà veramente questo inverno. Se sarà simile agli anni passati, allora il maggiordomosolodelleapi dovrà stare dietro alle api anche nei mesi invernali, ma ormai è abituato e sa che sarà così.

 

arnia

Vai vai la stagione apistica non finisce mai

Proprio così, quest’anno sembra che la stagione apistica non finisca mai.
In quel di settembre, di solito con un clima mite, diminuisce di molto il lavoro con le api.
Invece oggi ci sono 30 gradi e le api raccolgono nettare di edera a spron battuto, al punto da dover togliere telai pieni di scorte e inserire dei spazi covata perché la regina non ha spazio dove deporre le uova.
E allora, una stagione che era iniziata con le lacrime, finisce con il sorriso!

  • apicoltore

 

ape sul fiore

Agosto ultimo mese di fatiche

Agosto, ultimo mese di fatiche, si parte presto, ore 6 del mattino per poi finire verso le ore 12 le ore 13.
Visto che non si fanno ferie, solo un giorno in montagna con due amici che ti dicono: vieni dai facciamo un giro piccolo per poi trovarti a 1500 m.s.l. a mangiare il cartoccio e bere due-tre birre grandi per riprenderti dalla fatica.
Non mi fregate più Garibaldi e company..
Si è vero tutto questo non c’entra con le api, ma mi andava di raccontarlo.

Situazione api: fame, fame, fame, tanta fame da doverle nutrire aspettando una buona fioritura di edera che inizierà a breve e che sarà per loro una manna dal cielo visto che sarà l ultima fioritura importante della stagione.
A settembre sapremo come sarà andata.
Buone ferie.
giulianomaggiordomosolodelleapi
staffcanais
apicanais

 

un saluto alle api

Miele si, miele no, miele un po’

Aspettavamo il bel tempo noi e le api, per avere un po’ di miele visto che fino al 15 giugno si era visto ben poco.
E cosi è stato, 20 giorni belli proprio durante le fioriture di tiglio, castagno, castiglio (castagno tiglio assieme), millefiori.
I raccolti sono stati buoni e il cambiamento di umore e di salute delle api si è visto.
Il miele rende felici le api e a ruota è felice anche il maggiordomosolodelleapi.

Dispiace per gli adottatori che sono rimasti fuori dall’adozione 2023, ma miele per tutti purtroppo non c’era.
La prossima settimana si iniziano i lavori che portano le famiglie di api verso l’inverno. Sbagliare ora, vuol dire perdere le api, quindi un altro momento delicato da affrontare non sotto il gran caldo. In ogni caso, abbiamo imparato ad andare dalle api anche alle 6 del mattino, tranquille loro perché ancora mezze addormentate, felici noi per non essere cucinati dal caldo.

Si chiama apicoltura, ma…

Si chiama apicoltura quell’unione tra api e apicoltore, ma anche quest’anno va chiamata “missione sopravvivenza”.

In primis per le api, che da marzo portano a casa solo le briciole di nettare che le piante producono, e le api VIVONO di miele e polline, ma se non trovano da mangiare…cosa succede?
Muoiono di fame (cosa successa a diversi apicoltori in questo periodo in Fvg) oppure ne saltano fuori perché l’apicoltore interviene ad AIUTARLE, dando loro acqua e zucchero o sciroppi vari, che sarebbe, per un essere umano, come vivere solamente di acqua e pane, ma almeno sopravvivono.

Poi per quell’apicoltore, che del miele ne fa un reddito, che anche quest’anno non ci sarà…e quindi? “Ognun al bale cun so agne”, che in friulano vuol dire che ogni apicoltore si arrangerà da solo in qualche modo.
Termino qui, può bastare come informazione triste.

api

 

E pioggia fu

Volevamo la pioggia? Lei è arrivata, si è messa d’accordo con la fioritura dell’acacia e sono arrivate assieme.
Voi come la chiamata questa? Già sentita questa frase?
Quindi tanto per fare chiarezza, in pianura il raccolto di miele di acacia sarà pari a zero.
Incrociamo le dita per quando arriverà la fioritura in collina e nelle valli del Natisone.
Questo mese c’è la giornata mondiale delle api, il 20 maggio.
Fate qualcosa per gli impollinatori quel giorno, seminate fiori nei vasi o in giardino, acquistate una pianta nettarifera (ad esempio lavanda o vitex agnus).
In tutto questo le api aspettano ancora di raccogliere del nettare in abbondanza cosa che è successa solo in pochissime zone. Quindi con questa pioggia cosa fa il maggiordomosolodelleapi? Va alla festa di Cingia, 20 anni anche loro, come Az. Canais e al ritorno si organizza la festa per il 20 maggio.

Ricetta del mese
L’unico abbinamento concesso al miele di marasca

Giulianomaggiordomosolodelleapi
Api canais
Staff canais

fiori

Come la chiamate voi?

Come la chiamate voi questa situazione?
Il freddo durante le fioriture di prunus, tarassaco, ciliegio, colza…io la chiamo sfiga.

Comincia cosi la stagione apistica 2023, non sotto buoni auspici.

Cosa significa che le api non possano raccogliere il nettare di questi fiori, o ne raccolgano poco?
Significa che le famiglie non si sviluppano, non aumenta il numero di api, le api già presenti rimangono deboli e le larve vengono nutrite male. Ed io prendo il raffreddore perché le visito con il freddo, ma questo non ci interessa.

Facciamo che io aspetto un po’ di caldo e nel mentre mi metto a dipingere le arnie.

Ricetta del mese

  • ricetta-avocado-miele-polline